27 Aprile, giorno 197: la mia ossessione

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Le scarpe, il cioccolato, l’Irlanda, il viola, la Ferrari… certo! Ma la mia vera, profonda, genuina ossessione è il Maggiolino. mi immagino già mentre ne guido uno nero (ma se mi tocca rosso non mi lamento, non dubitate!) tra le colline di Siena. Ecco ora vi ho svelato anche il mio sogno!

25 Aprile, giorno 193: sono a dieta, mangio dolci!

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Quale giorno migliore per festeggiare la liberazione da grassi e zuccheri mantenendo il piacere libidinoso di mangiare cioccolato? La ricetta è semplice: prendete un giorno in cui si dovrebbe ricordare un evento di fondamentale rilevanza storica, in un paese che non ha mai e dico MAI imparato dal suo passato. Fatevi passare la voglia di celebrare il sopracitato evento e scegliete una cosa da cui non vedete l’ora di liberarvi. Io ho scelto di disfarmi dei carboidrati… Ho preso un vasetto di yogurt greco Total, ci ho aggiunto un cucchiaino di miele e 20 g di proteine in polvere al doppio cioccolato, un po’ di cannella e fragole fresche. Che soddisfazione per il palato e per… altro!

p.s. le fragole nell’immagine non ci sono, le ho aggiunte dopo. Ma ero troppo impegnata a deliziarmi per scattare un’altra foto 🙂

24 Aprile, giorno 192: letteratura in trentaduesimo

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Entrano nel palmo di una mano, come un segreto da custodire con gelosia. Nascondono un tesoro enorme in uno scrigno da miniatura. “Storie in trentaduesimo”, “Napoli in trentaduesimo” e “Visioni in trentaduesimo” sono tre collane edite da “Dante e Descartes” (storica libreria di Via Mezzocannone a Napoli) che raccolgono in un piccolo formato nomi straordinari e racconti immensi: un oceano racchiuso in una goccia.

Trovate tutti i titoli qui http://www.dantedescartes.com/index.php?p=p_51&sName=storie-in-trentaduesimo

21 Aprile, giorno 189: maledetta Rai

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Quella macchia informe sulla sinistra sono io. La Rai mi ha obbligato a stare in questa posizione per vedere il Gp del Bahrein. Quest’anno non hanno acquistato i diritti di tutte le gare (solo 9 su 19 sono trasmesse in diretta, le altre tutte in differita, prove comprese). escludendo apriori l’abbonamento Sky,  le soluzioni che mi si sono presentate erano due: o chiudermi in un eremo senza nessun contatto col mondo esterno fino al momento in cui avrebbero trasmesso la gara (dopo 7 ore… no, dico… 7 ore dalla diretta!!!) per non venire a conoscere neppure un minimo dettaglio, oppure guardarla in streaming in inglese. La scelta è caduta su quest’ultima ipotesi… il sito si bloccava, la qualità era tale che non riuscivo a distinguere una Ferrari da una Marussia, non capivo una beata fava di quello che dicevano i commentatori… Never more!! Da quel giorno ho optato per l’eremo…

Ah, grazie cari dirigenti Rai per avermi sottratto un momento di puro relax, divertimento, adrenalina, godimento, dannazione, rassegnazione, speranza, aspettativa… siatene contenti, avete salvato le tette della Venier e le fiction con Beppe Fiorello e Affari tuoi e i tribunali fasulli e i TG di partito e i plastici di Bruno Vespa e tutte le cavolate varie ed eventuali che vi piacciono da morire! Vi citerò per danni morali, sappiatelo!

20 Aprile, giorno 188: festeggiamenti posticipati, è tempo di America’s Cup

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La cheese cake strabuona ha segnato la mia rovina! Ho passato il pomeriggio del mio compleanno a mantenermi lo stomaco… Di solito, siccome aprile è mese d’esami, il 19 è giorno sacrosanto di uscite all’aria aperta ma stavolta il rito è stato rimandato di un giorno: in moto, con due litri di acqua, il mio casco Shoei (che per quanto sia leggerissimo, dopo ore e ore di cammino si è fatto sentire forte e chiaro sulle mie spalle) e la piccola Panasonic TZ7 resuscitata ce ne siamo andati a sbirciare i catamarani dell’America’s Cup. E mo la verità la devo dire… me li aspettavo moooolto più grandi, però, che emozione vederli da vicino! Proprio alle spalle della riviera di Chiaia abbiamo provveduto al pranzo in una salumeria storica: un panino con ancora attaccata la farina di mais, appena uscito dal forno, imbottito di friarielli e fesa di tacchino artigianale… ESTASI!!! Siamo andati a mangiarlo sulla salita di Posillipo, da dove la regata si vedeva splendidamente e già che c’ero, ne ho pure approfittato per tifare Ferrari, perché la Red Bull è sempre l’avversario da battere, sopra ogni superficie! Il tempo è stato clemente anche quando ci siamo spostato a Marechiaro, sotto la finestrella, con un mare blu zaffiro, profumato e potente… ci si perde nei proprio pensieri a Marechiaro, sembra un posto fuori dal tempo. A richiamarmi alla realtà è stata la pioggia, gambe in sella, è arrivato il momento di tornare a casa, ancora frastornata da tanta bellezza.