Avevo una bici bellissima, bianca, da passeggio, con il cestino di ferro in cui mettevo i libri quando andavo a scuola. L’ho fatto per poco tempo, fino a quando ho scoperto che il passaggio in macchina nelle mattine piovose era cosa buona e giusta. La bici è passata in cantina ed è diventata preda della ruggine. Pochi anni dopo sono andata a riprenderla con enorme senso di colpa e l’ho smontata pezzo dopo pezzo (sotto maledettissimo consiglio di mio padre) per passarci su l’antiruggine, ridipingerla e rimetterla in piedi. Il lavoro di ricomposizione è stato a dir poco impossibile e io ho gettato la spugna. E’ rimasta così, smontata, che fa compassione solo a guardarla. Così, preso da questa storia triste, il mio Stefano mi ha regalato la sua scintillante Pininfarina verde tartaruga ninja e per inaugurarla siamo andati a percorrere il lungo-lago del Laceno.
“Che sarà mai, vuoi vedere che non riesco a girare in tondo con la bici?” mi dicevo ingenuamente: non avevo fatto i conti con il cambio (questo sconosciuto) e con una pendenza piccola e infame che mi ha fatto arrancare come se stessi scalando lo Zoncolan!
Per fortuna la giornata si è conclusa con un tramonto meraviglioso dal santuario del S.S. Salvatore a Montella (AV), un furto di 15 pigne che mi serviranno per il fai-da-te natalizio e la scoperta di una cascata con tanto di ponte di pietra che quasi sembrava di stare cinquecento anni addietro, se solo una coppia di bimbiminkia non si fosse piazzata lì a farsi otto milioni di foto con il flash e postarle direttamente su facebook… quanto odio i bimbiminkia!
Che belli i miei spazi …
Comunque il tuo Stefano, volendo essere più galante, avrebbe dovuto darti la sua bici in alluminio più leggera e usare lui quella in acciao, più pesantuccia di almeno 2/3 kg.
I tuoi spazi sono una meraviglia, concentrato di serenità pronto per l’uso 🙂
Putroppo le mie gambine “brevi” non arrivavano ai pedali della bici leggera, ma l’idea di fare cambio c’era stata, devo dargliene merito, stavolta 😀
Bei posti!!! Avevo anche io una bicicletta…
Ogni bici ha la sua storia… mi racconti la tua?
La numero UNO:
http://vicozzarecords.wordpress.com/2009/06/29/tema-la-mia-bicicletta/
bucata da poco…
La numero DUE:
http://vicozzarecords.wordpress.com/2013/07/15/e-un-segno/
😦
Lo dicevo che non c’è bici senza storia, ma nei tuoi post più che storia c’è vita, straordinaria, spaventosa, noiosa, da picchiare e da baciare!
😀
Già… Un giorno parleremo anche delle scarpe!!! Ho gli anfibi per i concerti e la neve. Quelle da corsa n1, quelle da corsa n2. Quelle da basket, quelle che usavo una volta per le serate devastanti… Poi le mitiche geox che ogni volta che le tolgo e le annuso sembrano appena comprate… Ah… Quante storie… Ciao!!!
Wow!! Voto per le geox sniffate 🙂
Io leggerò volentieri le tue storie, ma sono più che certa che se dovessi cominciare a raccontarti le mie storie di scarpe, ci metteremmo un paio di mesi… potrei provocarti qualche noia, leggera leggera 🙂
Bene. Quindi non iniziare 😉
Giammai! Credo che annoierei anche me stessa 😀
ottimi scatti.spero di poterlo fare anche io con una bici un mini reportage da qualche parte.ciao.
Grazie! Bici e cellulare con fotocamera decente sono un’ottima coppia! Aspetto il risultato del tuo giro allora 🙂 Ciao!!
ti faro’ sapere ciao.